Quantcast
Channel: NEWS – BANFF
Viewing all articles
Browse latest Browse all 43

L’importanza di… prendere e andare

$
0
0

the-value-of-just-going

the-value-of-just-going   Articolo di Brendan Leonard tradotto e adattato da Adventure Journal Lo scorso sabato, mi stavo appisolando sul sedile dell'auto del mio amico Mitsu. Ero stanco, di quella stanchezza che ti assale dopo aver dormito troppo poco per tutta la settimana e per le troppe cose da fare. Ma Mitsu voleva sciare il Mount Adams e avevo detto sì qualche settimana prima. Ero talmente stanco che mentre caricavamo i bagagli in auto, ho infilato anche il mio computer, in caso avessi deciso di rinunciare la mattina dopo, in modo da poter sbrigare un po' di lavoro. Potete immaginare quanto mi sentissi carico. Andai a dormire alle 11 e mi alzai alle 3,20 chiedendomi che fine avesse fatto la colazione che mi ero portato il giorno prima. Iniziammo a camminare alle 4, con sci e scarponi legati allo zaino.  Chiudevo io il gruppo dei cinque amici cercando per tutto il tempo di tenere fuori dalla mia mente parole come sonnellino, stanchezza, ritirarsi,  ma anche "brioche", via via che il sole sorgeva a est e si stagliava a Nord la silhouette del Mount Adams. Ho tentato questo trucco recentemente: quando ho paura di qualcosa che potrebbe essere molto duro e quando la persona pigra che c'è in me non la vuole fare: abbassare la testa e iniziare ad andare.  Quando corro al parco sotto casa, per esempio e devo fare 4 giri, capita che dopo il primo voglia già smettere. Allora mi obbligo a iniziare il secondo, poi il terzo e poi il quarto. Così, mi accade che dopo circa 45 minuti odi meno correre e inizi a divertirmi. E lo stesso accade con l'arrampicata o qualsiasi altra attività: so di amare queste cose, ma a volte la parte di me che mi fa andare, che sa al 100% che mi divertirò è come se fosse sottoterra. Sto cercando di essere una di quelle persone che sicuramente anche voi conoscete, come anche molti dei miei amici lo sono, che non sono felici se non fanno un po' di movimento tutti i giorni. Ma lasciato a me stesso tendo a essere sedentario, a dare la precedenza a esaurire la lista delle cose da fare, il che a volte è anche un bene ma sicuramente sono tutte cose meno gratificanti rispetto a farsi una camminata, ad andare ad arrampicare e a prendersi quella vacanza in campeggio, che a furia di rimandarla è già ottobre. A volte devi semplicemente andare. Ignorare tutte quelle piccole voci nella tua testa che ti ricordano le mille cose da fare, o che ti dicono che sarebbe meno stancante restare a casa, infilare le scarpe da running o fare lo zaino, o tirar fuori tutta quell'attrezzatura ferma nel box e metterla in macchina. Magari non avrai pianificato tutto alla perfezione, o non sarai veloce come vorresti, ma 6 km saranno sempre meglio di nessun chilometro. La persona che vorremmo essere andrebbe, mentre una parte di noi vorrebbe semplicemente fare un sonnellino o starsene guardare internet sperando di trovare qualcosa di interessante. Se per troppo tempo daremo retta a questa parte di noi, finiremo con il chiederci dove sia finito tutto il nostro tempo, che cosa abbiamo fatto di tutte quelle ore e perché non abbiamo nemmeno una foto a testimonianza del tempo trascorso. Dopo circa 8 ore arrivammo in cima al Monte Adams, con qualche sosta per mettere e togliere gli sci e mangiare qualcosa e ci accolse una splendida vista sulle cime del Monte St. Helens, il Monte Hood, e il Monte  Rainier. Misi gli sci e iniziai la discesa della vita, 1200 metri di favolosa neve primaverile. Ancora una volta, non riuscivo a credere quanto era stato difficile decidermi a venire. Dov'era finita la persona che ero ieri e che era così stanca da pensare che sarebbe stato meglio prendersi un giorno di riposo? Sparita, che stupido ero stato.

Viewing all articles
Browse latest Browse all 43

Trending Articles